Oltre duecento studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto di Istruzione Superiore Einaudi-Scarpa di Montebelluna a lezione di digitale e intelligenza artificiale negli spazi di Infinite Area, piattaforma dell’innovazione al servizio di imprese e territorio. Un’iniziativa pensata per formare le giovani generazioni sulle competenze legate all’AI e orientarle nelle scelte dopo il percorso scolastico, mettendo in relazione studio, opportunità professionali e bisogni del tessuto produttivo locale.
Il format inaugurato con il workshop “Ridisegnare il futuro” ha dato il via a IANextGen, progetto di formazione realizzato da Infinite Area insieme all’Istituto Einaudi Scarpa e ADV – Agenda Digitale del Veneto, che unisce il confronto con esperti e sessioni pratiche di applicazione dell’intelligenza artificiale, riportando sul territorio esperienze e contenuti maturati nel campo dell’innovazione digitale. Il percorso proseguirà nei prossimi mesi con project work che vedranno gli studenti ospitati da Infinite Area tra gennaio e maggio 2026, articolati in tre filoni tematici verticali: “Industria”, dedicato a robotica e applicazioni per accelerare i processi di produzione; “Dev”, centrato sull’uso dei tool di sviluppo; e “Azienda 2030”, per immaginare le trasformazioni che investiranno il mondo dell’impresa nei prossimi anni. Un format replicabile in altri territori e pensato per coinvolgere, in prospettiva, anche gli studenti degli ITS, percorsi di alta specializzazione tecnologica post-diploma.
«Mai come adesso le tecnologie cambiano in fretta, ma a fare davvero la differenza sono le competenze e la capacità di metterle in sinergia tra scuola, università e impresa. Lavorare insieme a docenti, ricercatori e aziende significa offrire ai giovani strumenti per conoscere l’intelligenza artificiale, usarla in modo consapevole e trasformarla in opportunità per il proprio futuro e per il territorio», dichiara Patrizio Bof, fondatore di Infinite Area. «Con IANextGen vogliamo costruire percorsi stabili di confronto e sperimentazione, in cui i ragazzi possano allenare competenze tecniche e pensiero critico, affiancati da chi ogni giorno innova nei laboratori e nelle imprese».
«È un privilegio essere qui a parlare agli studenti e alle studentesse dell’Istituto Einaudi-Scarpa sui temi del futuro – commenta il professore Fabrizio Dughiero, direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, presente come relatore al workshop odierno –. L’obiettivo è soprattutto offrire loro una direzione, un’indicazione su quello che può essere il loro vero futuro, che è diverso da quello che abbiamo vissuto noi e che stanno vivendo i loro genitori. Per loro il futuro sarà sicuramente più luminoso, lo spero e ne sono convinto, anche grazie alla tecnologia. Ma la tecnologia non basta: sarà necessario che sviluppino tutta una serie di competenze, dalla capacità di accogliere culture diverse a quella di continuare a studiare lungo tutto il corso della vita, fino alla capacità di sapersi reinventare di volta in volta. La conoscenza digitale da sola non basta: è importante approfondire anche le competenze tecniche e umanistiche».
L’incontro ha coinvolto studenti degli indirizzi informatica, elettronica, elettrotecnica, sistemi informativi aziendali e programmazione, chiamati a confrontarsi con le opportunità e le sfide dell’intelligenza artificiale. A introdurre obiettivi e modalità di partecipazione sono stati Manola Tegon per la Regione Veneto, Patrizio Bof, il dirigente scolastico dell’istituto Einaudi Scarpa Massimo Ballon e il professor Marco Falavigna, che hanno inquadrato l’iniziativa nel percorso di orientamento e formazione avviato con IANextGen. Il successivo intervento di Bof si è concentrato sul valore strategico delle competenze legate all’AI e su un uso consapevole delle tecnologie, aprendo la strada alla relazione del professor Fabrizio Dughiero, dedicata al ruolo dell’intelligenza artificiale nei processi industriali.
A seguire, Gabriele Gobbo – vicepresidente e cofondatore del Digital Security Festival, autore, docente, consulente e divulgatore digitale – ha guidato un approfondimento su etica, privacy, marketing, strumenti di intelligenza artificiale e cybersicurezza, portando esempi concreti tratti dalla pratica professionale.
In chiusura, Matteo Biasi, imprenditore tech ed esperto di sviluppo digitale, CEO di MetaEsse e fondatore di FlashBeing e CodeWorks, ha accompagnato gli studenti in una sessione sullo sviluppo software assistito, mettendo a fuoco i rischi connessi e i contesti in cui è opportuno adottare questi strumenti. Le attività di IANextGen, organizzate in forma extrascolastica pomeridiana da gennaio a maggio, si concluderanno con una restituzione pubblica dei lavori, configurando un modello di orientamento scalabile e replicabile anche in altri istituti della provincia.