Come possono le reti neurali e gli algoritmi contribuire a promuovere il patrimonio culturale, rendendolo più accessibile e attivando in modo originale il suo potenziale generativo? Questa è una delle domande che guideranno la giornata di studio L’intelligenza artificiale applicata alla gestione del patrimonio culturale, organizzata dalla Fondazione Ugo e Olga Levi in collaborazione con Made In Heritage, in programma martedì 25 novembre 2025 a Venezia.
L’incontro riunirà ricercatori, archivisti, bibliotecari, conservatori, professionisti degli archivi e sviluppatori di tecnologie digitali basate sull’intelligenza artificiale per un confronto sulle nuove pratiche di valorizzazione, conservazione e diffusione dei patrimoni culturali. La giornata potrà essere seguita anche in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione.
«Dal 2022 la Fondazione Ugo e Olga Levi ha avviato un percorso di trasformazione digitale del proprio patrimonio, sviluppando competenze e tecnologie per la digitalizzazione e la valorizzazione dei dati» dichiara Giulia Clera, archivista e responsabile del LeviDigiLab «L’esperimento con l’Intelligenza Artificiale nella catalogazione degli spartiti del Fondo Levi ha mostrato il potenziale dell’AI nel rendere più efficienti e accessibili le attività di catalogazione. La Fondazione intende ora approfondire le applicazioni dell’AI nel patrimonio culturale (come nei progetti AudioNavigator e ArchiBot) e promuovere un dibattito sulla formazione di nuove professionalità capaci di integrare tecnologia e competenze umanistiche, preservando il valore critico degli archivi».
«L’intelligenza artificiale può diventare un alleato concreto per chi lavora alla conservazione e valorizzazione della memoria — che si tratti di archivi pubblici, di collezioni culturali o di patrimoni storici d’impresa», afferma Andrea Barbon, fondatore di mind@ware, azienda partner di Made In Heritage e promotore di numerose iniziative nel campo della valorizzazione digitale dell’Heritage e del Corporate Heritage. «Il nostro obiettivo è affiancare i professionisti della cultura e dell’impresa con strumenti specifici che amplino le possibilità di analisi, di interpretazione e di racconto. Sperimentare soluzioni di AI dedicate al patrimonio significa garantire continuità e accessibilità alla memoria collettiva, mantenendo intatti rigore scientifico e precisione nello studio».
Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione di Giulia Clera, la sessione mattutina sarà dedicata alla presentazione di alcuni progetti di Made In Heritageche sperimentano in modo concreto l’applicazione dell’intelligenza artificiale al patrimonio culturale e documentale.
In questo contesto Remko Bigai, illustrerà AudioNavigator, una piattaforma alla trascrizione automatica e la consultazione multilingue di documenti sonori, già adottata nel laboratorio LeviDigiLab 2.0 della Fondazione Levi. Andrea Barbon e Dario Peluso presenteranno ArchiBot, assistente digitale progettato per la navigazione semantica dei fondi archivistici e dei cataloghi OPAC, che introduce una nuova modalità di esplorazione dei contenuti basata sul linguaggio naturale. Infine, Francesco Beninatto e Selena Marino, presenteranno MetaAssistant, interfaccia collaborativa che impiega l’intelligenza artificiale per la descrizione e catalogazione di immagini storiche, al centro di una sperimentazione con l’Archivio Luce Cinecittà.
Interverrà inoltre Stefano Campagnolo, direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, per illustrare un progetto di colorizzazione artificiale delle immagini digitalizzate dei microfilm del Centro Nazionale per lo Studio del Manoscritto, finalizzato a restituire leggibilità e coerenza cromatica a materiali d’archivio di difficile consultazione.
Nel pomeriggio il focus si sposterà sulle trasformazioni professionali in corso. Giorgia Di Marcantonio (Università L’Orientale di Napoli) proporrà una riflessione sul rapporto tra AI e formazione archivistica; Pasquale Orsini (Istituto Centrale per gli Archivi) illustrerà i servizi avanzati di AI per il sistema “Archivi Nazionali”; Antonella De Robbio (AIB Veneto) discuterà il ruolo delle biblioteche nella gestione del patrimonio digitale ai tempi dell’AI; Chiara Cabbia (ANAI Veneto) analizzerà le competenze richieste all’archivista contemporaneo alle prese con le innovazioni della digitalizzazione.
Seguirà un confronto moderato da Giorgio Busetto, direttore della Fondazione Levi, che coinvolgerà il pubblico e i rappresentanti delle istituzioni culturali e d’impresa in un dialogo aperto sulle prospettive della memoria nell’era della trasformazione digitale.
L’incontro veneziano si inserisce in un percorso più ampio volto a esplorare il ruolo dell’intelligenza artificiale come strumento di supporto innovativo alla promozione culturale, capace di rendere più fruibili e interconnessi gli archivi del passato rispettando la loro complessità e valore critico.
Programma dettagliato dell’evento
L’Intelligenza Artificiale applicata alla gestione del patrimonio culturale
Fondazione Ugo e Olga Levi, 25 novembre 2025, ore 9.30 – 18:00
Saluti Istituzionali, Davide Croff, Presidente Fondazione Ugo e Olga Levi
Introduzione, Giulia Clera, Fondazione Ugo e Olga Levi
mattina, 10:00
Presentazione dei progetti:
Remko Bigai (MIH)
Dalla testimonianza al testo: AudioNavigator. Strumenti web per trascrizioni e consultazioni multilingue
Andrea Barbon e Dario Peluso (MIH)
OPAC e navigazione AI: ArchiBot, l’assistente digitale per il patrimonio archivistico
Stefano Campagnolo (Direttore Biblioteca Nazionale Centrale di Roma)
Un progetto di Conservazione e restauro innovativo: la colorizzazione artificiale delle immagini digitalizzate dei microfilm del Centro nazionale per lo studio del manoscritto
Francesco Beninatto e Selena Marino (MIH)
MetaAssistant. L’interfaccia AI collaborativa per descrivere e catalogare immagini storiche (Archivio Luce Cinecittà)
pomeriggio 14:30
Brevi interventi sull’uso della AI per la gestione del patrimonio archivistico e librario, con particolare focus alle nuove competenze richieste
Giorgia di Marcantonio (Università degli Studi di Napoli, L’Orientale)
Intelligenza artificiale e archivistica: una riflessione critica tra pratica applicata e formazione universitaria
Pasquale Orsini (Vice Direttore dell’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR))
Servizi avanzati di IA per il sistema “Archivi Nazionali”
Antonella De Robbio (AIB Sezione Veneto)
Dispercezione e Intelligenza Artificiale: il ruolo delle biblioteche nella gestione del patrimonio culturale
Chiara Cabbia (Presidente ANAI Sezione Veneto)
L’archivista moderno: un camaleonte nella giungla del digitale
Segue incontro aperto, moderato da Giorgio Busetto (Direttore della Fondazione Ugo e Olga Levi), tra pubblico, addetti ai lavori, tecnici informatici e Istituzioni dedicato agli sviluppi della figura professionale dell’archivista in merito alle nuove tecnologie
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